Banca Popolare del Lazio - Storia dell'azienda
La Banca Popolare del Lazio è una delle realtà storiche del panorama bancario italiano, con oltre un secolo di attività al servizio del territorio. Le sue origini risalgono al 1904, con la nascita della Cassa Agricola Operaia nel ricreatorio cattolico “Silvio Pellico” di Velletri. Fin da subito, l’istituto si è distinto per l’impegno sociale e cooperativo, tanto da ricevere il sostegno di Papa Pio X, che ne riconobbe il valore con una donazione simbolica. In suo onore, la banca assunse il nome di Banca Cooperativa Pio X.
Ispirata ai principi mutualistici promossi da Luigi Luzzatti, la banca ha adottato un modello democratico in cui ciascun socio conta “una testa, un voto”, a prescindere dal capitale investito. Questo approccio, radicato nella cultura della cooperazione, ha guidato l’evoluzione dell’istituto lungo tutto il Novecento. Nel 1994, la fusione tra la Banca Cooperativa Pio X e la Banca Popolare di Terracina ha dato vita alla Banca Popolare del Lazio, che ha consolidato negli anni la propria posizione tra le principali banche popolari italiane. Con il Decreto Legge 3/2015, la banca ha confermato il proprio peso nel sistema creditizio nazionale, rientrando tra le prime dieci banche popolari del Paese per dimensione.
Nel 2021, l’istituto si è trasformato in gruppo bancario, grazie all’acquisizione della Banca di Sviluppo Tuscia e alla nascita di Blu Banca, nuova realtà alla quale sono state conferite 52 filiali.
La nascita del Gruppo Banca Popolare del Lazio ha rappresentato un passaggio strategico fondamentale. Oggi, oltre alle due banche – Banca Popolare del Lazio e Blu Banca – il Gruppo include anche due società specialistiche: IFE (Istituto Finanziario Europeo), che si occupa di credito al consumo e cessione del quinto dello stipendio, e IBS (Istituto San Pietro Broker), attivo nel brokeraggio assicurativo.
Questa struttura, tipica delle grandi realtà bancarie, consente di offrire servizi più completi e di alta qualità, mantenendo però l’identità di banca di prossimità. Il vantaggio è duplice: da un lato, è possibile rispondere in modo più efficace alle esigenze dei clienti; dall’altro, il margine di profitto generato dalle società prodotto resta all’interno del Gruppo, rafforzando il conto economico.
Il Gruppo conta attualmente 64 sportelli totali, di cui 9 a marchio Banca Popolare del Lazio nei Castelli Romani, 55 a marchio Blu Banca distribuiti in tutto il Lazio e una rete di consulenti specializzati, attivi nei segmenti Affluent, Private Banking, Corporate e Small Business.
Il Gruppo si distingue per un modello di banca di relazione, vicino alle famiglie, alle imprese e alle comunità locali, con una particolare attenzione verso le piccole e medie imprese e le cooperative. Fedele alla sua vocazione cooperativa, la Banca Popolare del Lazio promuove una finanza prudente, responsabile e sostenibile. Esclude le operazioni speculative a favore di investimenti concreti e orientati al lungo termine. Ai propri soci riserva condizioni agevolate e devolve fino al 2% degli utili annuali in iniziative di beneficenza e pubblica utilità, a sostegno dei territori in cui opera.
In qualità di capogruppo, esercita funzioni di direzione e coordinamento su Blu Banca, trasmettendo i valori fondanti di mutualità, vicinanza e responsabilità sociale. Gli obiettivi strategici della Banca Popolare del Lazio riflettono l’identità di una banca moderna e relazionale, orientata allo sviluppo sostenibile. Le linee guida si focalizzano su: digitalizzazione dei processi e dei servizi per migliorare l’esperienza del cliente; espansione della rete fisica, in controtendenza rispetto al sistema bancario nazionale; centralità del territorio; valorizzazione delle persone, considerate il principale vantaggio competitivo; e l’adozione dei criteri ESG, per un modello di governance attento all’ambiente, all’inclusione sociale e alla trasparenza gestionale.